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La stretta collaborazione con lo studio INM and Partner s.r.l. di San Donà di Piave in Veneto, ci ha condotti verso un progetto ambizioso e stimolante. É stato infatti consegnato dal Prof. Ing. Mauro Nicoletti e dall’ Avv. Michele Cattadori il progetto di fattibilità che prevede la costruzione di un ospedale da circa 600 posti letto in Guinea Bissau. Il contesto è quello di uno dei paesi più poveri al mondo. I poli di assistenza sanitaria scarseggiano e le dotazioni mediche sono altrettanto arretrate. Da questo punto di partenza nasce l’esigenza di dotare questo paese di un nuovo sistema sanitario che possa soddisfare le necessità assistenziali di questo paese. É stato avviato un percorso di collaborazione tra il nuovo ministro della sanità della Guinea Bissau Dr. Dionisio Cumbà e il team di progettazione che ci vede protagonisti insieme al gruppo di professionisti tra cui lo studio Multimpianti di Chioggia, l’ Ing Francesco Giardino, l’ Ing. Rossana Galiano e l’ Ing. Simona Parisi.

La progettazione è stata preceduta da un intenso studio degli standard sociali e sanitari del paese. La consulenza del Dott. Cestrone è stata fondamentale per fornire una offerta funzionale all’altezza della realtà di questo paese. Infatti la proposta prevede una organizzazione degli spazi che possa essere messa a servizio della popolazione e possa rispondere in maniera adeguata alle emergenze sanitarie. Il sistema ospedaliero è stato quindi adattato alle richieste del Ministro, per permettere la crescita di questo paese.
Lo studio preliminare ha interessato anche temi come la realtà architettonica esistente, le principali modalità costruttive e le prevalenti condizioni climatiche. Queste considerazioni hanno delineato una proposta progettuale che potesse fondere funzionalità e caratterizzazione estetica. L’ impianto planimetrico è stato pensato come un classico ospedale a padiglioni con distribuzione centrale, su cui si innesta un ambiente di ingresso e che prevede una corte semi-coperta e ombreggiata. La doppia pelle che corre lungo tutto il fabbricato permette una attenuazione dell’irraggiamento solare.

Il nuovo ospedale sarà in grado di conciliare le complessità tecnologiche con la dimensione umana per offrire all’utenza ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri e coinvolgenti per gli operatori in esso impiegati. La nuova struttura sanitaria introdurrà standard quali-quantitativi, ambientali, impiantistici e tecnologici in grado di garantire elevati livelli prestazionali. Il complesso risulta in definitiva permeabile e accogliente con una grande integrazione di zone verdi che interrompono i blocchi funzionali.
Far parte di questa donazione ci ha resi molto orgogliosi e ci ha fortemente stimolato nella ricerca e nella risposta progettuale. Il nostro contributo per questo progetto ci ha portato in un contesto del tutto nuovo e infuso nuove energie per le prossime sfide.

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