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Ai sensi del Decreto 34/2020, sono stati definiti una serie di obblighi al fine di ottenere una riduzione del 110% degli interventi di efficienza energetica. Il più decisivo ovviamente è il miglioramento di almeno due livelli energetici dell’edificio (se l’edificio parte già dalla categoria da A3, può bastare un unico livello energetico). ). Il miglioramento della doppia classe deve essere dimostrato mediante Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post intervento, rilasciato da tecnici abilitati, dal progettista o dal direttore dei lavori.
Un Certificato di Prestazione Energetica, è un report che riporta i consumi energetici di un edificio e gli eventuali interventi effettuati per migliorarne le prestazioni energetiche.
L’attestato rilasciato da tecnici qualificati non è solo obbligatorio, ma consente anche agli inquilini di comprendere l’effettivo consumo energetico della struttura e chiarire il valore degli edifici energeticamente efficienti. Questa è la caratteristica principale dell’attestato di prestazione energetica e delle prestazioni in esso indicate. Durante il sopralluogo, necessario alla redazione dell’ APE vengono valutati: caratteristiche di pareti e infissi; caratteristiche geometriche dell’ambiente; il sistema di generazione di acqua calda sanitaria; sistema di raffrescamento e riscaldamento degli ambienti; qualsiasi sistema di produzione di energia rinnovabile. Una volta effettuate le necessarie valutazioni, il certificatore elaborerà ed emetterà una classe energetica che riassume le caratteristiche energetiche dell’immobile. La prestazione energetica della struttura è riportata secondo gli indicatori definiti dalla scala da A4 a G.
Tuttavia, il Decreto 34/2020 si riferisce all’APE descritto dall’art. 6 del decreto n. 192/2005, ovvero il tradizionale APE (successivamente definito e prescritto dal DM 26 giugno 2015). In base a queste normative non è possibile ottenere un certificato unico per l’intero condominio, pertanto, il Decreto Ministeriale 6 agosto 2020 (Decreto Requisiti) ha introdotto un nuovo APE detto “convenzionale” che si applica all’intero fabbricato oggetto dell’intervento.
Per ottenere il Superbonus, come abbiamo già approfondito, è necessario utilizzare misure di intervento trainati e trainanti per migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio con almeno due livelli energetici. Questo miglioramento deve essere dimostrato con la sottoscrizione di questo APE “convenzionale”.
Riassumendo, l’Attestazione di Prestazione Energetica “convenzionale” è un certificato il cui scopo è provare il salto delle due categorie energetiche. Deve essere prodotto necessariamente prima e dopo l’intervento. Nel caso dei condomini corrisponde all’APE dell’intero fabbricato (ovvero calcolando la somma dei prodotti dei corrispondenti indici di superficie disponibile di ciascuna unità immobiliare e dividendo il risultato per la superficie totale disponibile dell’intero edificio). Per quanto riguarda le unità immobiliari, anche in edifici residenziali plurifamiliari, che sono dotati di indipendenza funzionale e di almeno un accesso autonomo, il salto delle due categorie energetiche deve essere valutato per la singola unità immobiliare.
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